la storia
una passione di famiglia
Aspettavamo la cottura del nostro lavoro e impazienti aprivamo il forno ancora caldo sentendo il canto che la ceramica produce per lo sbalzo termico.
Papà aveva studiato da giovane alla scuola di ceramica di Faenza, lì aveva trovato la combinazione chimica per cuocere il colore rosso alla stessa temperatura degli altri smalti, e il rosso sarà il suo colore primario, quello che caratterizzerà la nuova ceramica siciliana.
Giovanissimo si trasferisce a Palermo dove apre il suo primo laboratorio e con mia madre: Eliana, porta il prestigio delle sue ceramiche in giro per il mondo.
Nella mia vita, luoghi e incontri hanno segnato la mia crescita artistica
Dopo aver frequentato il liceo artistico, con maestri come Giambecchina, Perrè, Tumminello, entrai in fabbrica non più per giocare, come da bambina, ma per lavoro. Iniziai la mia carriera artistica nel settore creativo dove potei esprimere al meglio quelle doti di designer che mio padre vide in me, necessarie per la realizzazione di nuovi prodotti.
Nella mia vita, luoghi e incontri hanno segnato la mia crescita artistica. Grande influenza ha avuto Pantelleria, dove avevamo un negozio, da me personalmente seguito sin da ragazzina, e dove ho abitato ed è nato mio figlio Vito. Roma, città in cui, negli anni ’80, ho vissuto gestendo una bottega in via Margutta con laboratorio.
Papà mi seguiva sempre e spesso veniva a Roma per vivere con me quella particolare atmosfera d’arte e cultura che i tanti pittori del posto creavano.
Alla sua morte tornai a Palermo per stare vicino alla famiglia e dal 2007 dirigo “La Fabbrica della Ceramica”.
Dal 2020 a me e mia sorella Margherita si è affiancato mio figlio Vito che pur contribuendo alla produzione corrente, ha creato un nuovo modo di esprimere i nostri smalti e colori con un suo particolarissimo stile, con la sua forte personalità ed un nome d’arte che lo rappresenta: TAGE.